giovedì 2 febbraio 2017

Sfatiamo i pregiudizi sull'uso degli psicofarmaci

Lo stereotipo che lo psichiatra cura i matti e li intontisce è ancora molto diffuso. Purtroppo. Purtroppo perché lo psichiatra in caso di specifici disturbi potrà darvi una cura che vi può migliorare la qualità della vita in momenti difficili, in cui la vostra forza di volontà a poco a che fare con lo star meglio.

I primi psicofarmaci scoperti subito dopo la seconda metà del Novecento si rivelarono particolarmente utili nel trattamento di numerosi disturbi mentali, ma avevano lo svantaggio di avere molti effetti collaterali di cui soffrivano in primis i pazienti e di cui anche i parenti si rendevano conto immediatamente, guardando i propri cari costretti a movimenti non più liberi, ma rigidi e rallentati, per esempio.  Questo fa si, che ancora oggi la memoria storica della popolazione sia influenzata, e sia ostile e non si fidi della figura dello psichiatra o degli psicofarmaci. Spesso mi chiedo se chi soffre di cuore si rivolga ad un cardiologo, medico specializzato, e se si rifiuti categoricamente di prendere la cura prescritta.

Il timore della DIPENDENZA è molto diffuso, questo preconcetto è dettato dal fatto che, a livello di  immaginario collettivo, vi è una associazione tra psicofarmaci e sostanze stupefacenti. In realtà è scientificamente dimostrato che gli antidepressivi  non danno dipendenza e che la loro sospensione, graduale e controllata,  non determina nessuna sindrome da astinenza. Qquesta è sicuramente una paura ampiamente diffusa, che spesso pregiudica la decisione di iniziare un trattamento adeguato anche quando, invece, potrebbe rivelarsi utile, per esempio, di fronte a una sintomatologia depressiva.
E’ bene sottolineare che, a dispetto delle nostre fantasie e credenze, gli unici farmaci che possono dare dipendenza, se usati male o troppo a lungo, sono le benzodiazepine, mentre gli antidepressivi, i neurolettici e gli stabilizzatori dell’umore non danno MAI dipendenza.  Per questo è molto importante che la terapia farmacologica sia seguita da uno specialista e che non sia sospesa o iniziata liberamente dal soggetto.
farmaci
Gli psicofarmaci, sono un utile, possibile strumento terapeutico da utilizzare  per attenuare o a far scomparire del tutto determinati sintomi, quando questi, magari particolarmente intensi o comunque “scomodi” (vedi l’insonnia) procurino particolare disagio in alcune aree della propria vita o un certo grado di sofferenza generale. L’effetto dato dai farmaci produce anche un miglioramento dei vissuti emotivi della persona (vedi un aumento del tono dell’umore e dell’energia psicofisica nel caso della depressione), e non una modificazione caratteriale o temperamentale.
Infine, un trattamento con farmaci non preclude affatto dall’intraprendere un percorso di psicoterapia quando ci sia bisogno e vi siano le indicazioni. In alcuni casi, infatti, una terapia combinata dà frutti migliori, più solidi e duraturi nel tempo che la sola assunzione di psicofarmaci
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